Come ha vissuto la sua azienda il periodo di quarantena? Vi siete fermati? Avete mantenuto i contatti con i clienti, in che modo? E con i collaboratori cosa avete fatto?
Brombal come la gran parte delle aziende del territorio ha vissuto un breve momento di “fermo” produttivo a causa dal Covid-19, anche se di fatto non ha mai chiuso. Gli uffici hanno continuato a svolgere le loro attività in modalità smartworking garantendo così al cliente la continuità del servizio offerto. Il nostro mercato, quasi esclusivamente internazionale comporta un rapporto già principalmente digital, pertanto il tassello che è venuto a mancare in questo periodo di “chiusura delle frontiere” è stato il confronto tecnico “live” tra committenti e ingegneri Brombal attorno allo stesso tavolo. L'atmosfera percepita nel momento di grave situazione sanitaria mondiale, è stata principalmente di preoccupazione; per rassicurare i nostri clienti abbiamo adottato delle procedure specifiche, intensificando le comunicazioni, aggiornandoli con regolarità riguardo allo sviluppo dei progetti in corso e assicurando sulla continuità del ritmo produttivo. Anzi ,abbiamo garantito un incremento della produttività di quasi il 20%, per rassicurarli sulle scadenze.
Qual è lo scenario di mercato con il quale vi state confrontando oggi?
Il mercato attuale invia segnali di incertezza a causa del virus che colpisce di volta in volta aree diverse del mondo con il conseguente lockdown del mercato interessato. La volontà di spesa può venire a mancare quando l'insicurezza percepita è forte, ma il target di mercato al quale ci rivolgiamo ci permette di mantenere un costante ritmo di richieste di commissioni, in quanto non così influenzato negativamente sull'andamento della situazione generale.
Super EcoBonus 110%: quali aspettative ripone in questo incentivo? Lo sconto in fattura è un bene o un problema?
L'EcoBonus110% non sarà un benefit del quale usufruiremo in quanto la nostra azienda esporta tutti i propri prodotti all'estero. Mi auspico che questa nuova misura governativa possa giovare a tutte le altre attività che ne potranno usufruire. Spero che ogni buona azione a sostegno dell'economia sia adeguamento studiato e strutturato al fine della ricrescita.
Tra i settori da Lei serviti quale la preoccupa di più pensando al recupero e per quale si sente più ottimista?
Sicuramente il settore edilizio può essere essere considerato tra quelli “ad alta criticità” ma se si parla di luxury tutto cambia: una nicchia che nel tempo può mutare ma mai scomparire. L'ottimismo sta nel puntare sulla qualità del prodotto e che il mondo risponda con coraggio ed intraprendenza.
Qual è oggi l'atteggiamento del consumatore verso l'acquisto di serramenti? Secondo lei ci sarà un upgrade reale delle abitazioni?
È sempre maggiore la cognizione di “abitazione” come luogo in cui benessere e design coincidono con le esigenze del committente. Il serramento, sempre maggiore protagonista del design abitativo, diventa prodotto inteso come arredamento funzionale: attraverso determinate caratteristiche tecniche aumentano le prestazioni richieste come aperture speciali, risparmio energetico o domotica; architetti e progettisti possono in questo modo dare forma alla loro “freedom to create” mirando alle performance e al benessere. Abbiamo più consapevolezza del vivere le proprie case in sicurezza e comfort.
Fiere di settore: quale atteggiamento ha oggi nei confronti di questi eventi? Prevede di visitarli come di consueto in futuro?
La maggior parte delle Fiere attualmente sono state spostate o sospese, come sono stati sospesi i molti viaggi internazionali dei nostri clienti che ci visitavano e che erano la nostra prima fonte di marketing. In questo momento in cui si inizia a parlare nuovamente di riapertura delle frontiere, valuteremo di volta in volta il da farsi, dando priorità alle norme di sicurezza della salute di tutti noi.
Quali sono le sue previsioni da qui a fine anno?
Si potrà recuperare parte il fatturato?
Fare previsioni in un momento difficile ed incerto come questo è ardito. Le nostre commesse si sviluppano in un arco di tempo maggiore rispetto ad altre realtà. Solo dal prossimo anno potremo valutare quanto il Covid-19 avrà inciso nel nostro fatturato che a tutt'oggi ancora non ha sentito lo scossone della crisi.